L'Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata alle risposte alle domande più frequenti relative ai modelli 730 e Redditi 2025, ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di tassazione connesse alle cripto-attività realizzate dalle persone fisiche.
Sulle plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività si applica un'imposta sostitutiva del 26%. Per il calcolo della base imponibile delle plusvalenze e gli altri proventi realizzate nell’anno di imposta, è riconosciuta una franchigia di euro 2.000.
Ad esempio, se il contribuente nel 2024 ha realizzato plusvalenze e altri proventi per un ammontare complessivo di 2.500 euro, la base imponibile determinata a seguito della compilazione della specifica sezione del quadro T del Modello 730/2025 o del quadro RT del Modello REDDITI 2025 PF sarà pari all’importo di euro 500, ovvero all’importo eccedente la franchigia.
Nella risposta pubblicata l'Agenzia chiarisce che, nell'ipotesi in cui contribuente non abbia potuto tener conto di tale franchigia della dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023), può richiedere il rimborso della maggior imposta sostitutiva versata.